sabato 25 luglio 2009

C' E' DI MEZZO IL MARE....

Mamma mia che regressione, ogni tanto, spesso, mi ritrovo a pensare a cose, fatti, situazioni assurde vissute anni fa, sulle quali a suo tempo mi gasavo da morire tanto era il ridere !!
Poi penso che ora sono grande, ho 20 anni tondi tondi, non gioco più al gioco della bottiglia, non faccio più le " vasche " il sabato sera, non aspetto più la lettera da Hogwarts, attualmente mi sento molto babbana in effetti, l'era di Dowson's creek è andata...
Su alcune cose però resto intransigente, non riesco a farne a meno in un certo senso tanto mi hanno accompagnato nella mia pseudo-adolescenza : tutte le serie di Streghe, per esempio, meticolosamente registrate a suo tempo, i cartoni della Disney che almeno una volta ogni due mesi me li ripasso tutti, le canzoni delle Spices e i loro video su you tube, i miei braccialetti, braccialettini, anelli e anellini che mi ricoprivano completamente le braccia negli anni delle medie, insomma, c'è una certa filosofia in tutto ciò, un qualcosa di talmente intimo e personale da cui, anche quando purtroppo prendono il sopravvento brutti ricordi, non puoi allontanarti completamente...
Sono perlomeno ricordi genuini, spontanei nella loro ingenuità, non c'era nessuna forma di idolatria, ma semplicemente la volontà di assomigliare a qualcuno, in quella fase della vita, piuttosto lunga, in cui non ti senti nessuno, in cui sei totalmente da modellare e sei tu il primo a saperlo, con l'aiuto del tuo corpo che ti mostra costantemente cosa sei, una pallina di pongo da cui tirar fuori qualcosa !!
Ripeto, io a 12 anni leggevo Harry Potter e aspettavo la lettera da Hogwarts, sperando di scoprirmi almeno mezzo sangue, ma oggi a 12 anni si va coi ragazzi, ci si trucca gli occhi, si lotta per uscire la sera e non sono le Spices o qualche innocente travestimento a intrattenerci le serate ma Paris Hilton, il computer, i videogiochi e i Tokio Hotel, sui quali ancora io mi interrogo se il cantante sia maschio o femmina...Insomma dai, le mode si trasformano in passioni, ciò che è commerciale diventa dominio di tutti, non c'è voglia di cercare, di scoprire ma si accetta tutto così, senza pensare, quello che viene prenderò, quello che mi proprinano più che altro !!!
Comunque in ragazzine di 12 anni ancora è accettabile una confusione del genere, un caos totale sui gusti, un seguire i venti come una banderuola, cosa che tra l'altro fa ben pensare, perchè prima o poi, se è capace di cambiare, il vento giusto lo trova e sarà anche in grado di seguirlo; ma in ragazze, donne di 18, 20 anni, ciò non è più ammissibile, non è concesso che una ragazza di 20 anni, benestante, a cui nulla è precluso, idolatri Paris Hilton perchè secondo lei è una gran donna, ricca, bella, col cane di marca e anche coraggiosa perchè si è fatta tre giorni di galera !!
Non è ammissibile che dopo una storia di 4 anni si scopra che lei era da due che se la faceva col suo migliore amico e tutti lo sapevano tranne lui, il diretto interessato o che la fidanzata di uno dei tuoi più cari amici dica " o me o lei "...
Le storie finiscono, i rapporti s'incrinano perchè, dopo un anno che si sta insieme, si sente il bisogno, implacabile, di provare altro, se poi sono donne o uomini o entrambi non importa, ma si vuol sperimentare, come dare torto a questi soggetti, tempo per mettere la testa a posto c'è sempre, quello per fare le cazzate va sfruttato fino alla fine...E così, discoteche, tacco 12, aggiornare lo stato su facebook da impegnata a single, tradimenti, grande fratello, dimenticare, tutta questa smania di dimenticare qualcosa, ancor peggio qualcuno, ma come è possibile aver voglia di lasciare il ricordo di una persona ??
Io non l'ho mai provata, l'ho sempre vissuta come un istinto immediato, ma mai costante nel tempo, sono quei pensieri che ti vengono in mente quando devi " sbollire ", cuoci un pò nel tuo brodo e poi stop, occhi aperti, monito ben chiaro in fronte ma basta desiderio d'oblio.
Secondo me voler cancellare qualcuno significa negare se stessi con una violenza tale da farmi spavento, davvero, non è un qualcosa che ha a che fare con l'umano, è una delle tante scorciatoie umane ma non ci appartiene veramente per natura ! E invece è un sentimento così diffuso, il bisogno e la voglia di dimenticare, per non soffrire, per non fare i conti con se stessi e con gli altri, per ricominciare ex novo, per far finta che niente sia successo, per masochismo infinito, per pigrizia, egoismo, menefreghismo e ignoranza grande...
Insomma, tutto è lecito pur di scansare la vita e le sue dimensioni !!
Non so a cosa mi porta tutto questo discorso, certamente ad una grande ansia, non ansia di vivere ma di dover sopravvivere in questo mondo dove non c'è più spazio per le frustrazioni, per i no che tanto servono, per esigere qualcosa in più da qualcuno, un mondo, una società in cui non si ricerca la luce ma l'oblio....

sabato 18 luglio 2009

PEANUTS CHE PASSIONE !!!!!

I due fratelli Lucy e Linus Van pelt sono un qualcosa di unico
nel genio di Charles Schulz ; Linus con la sua coperta " transizionale "
è diventato uno dei più popolari fenomeni sociali, psicologici e culturali
dei nostri tempi...Non è solo un semplice oggetto che gli ricorda la mamma
e gli da sicurezza nei momenti difficili, infatti, chi, come me, legge i peanuts
dall'età di 6 anni si sarà accorto che Linus con la sua coperta fa tutto :
si concentra nei momenti di massima tensione, per esempio nella lotta
strenua contro la sorella Lucy, la usa come fionda di precisione per
sbalordire tutti e farsi invidiare, lo rilassa , se la contende perennemente
con snoopy che gli tende continui agguati, ci fa filosofia con Charlie Brown....
Linus è un piccolo genietto di tre anni, filosofo, un pò scienziato, ometto di
grande cultura, paziente e curioso di tutto, rappresenta, in un certo senso,
la Mente, che si contrappone ma allo stesso tempo si completa col Corpo,
impersonificato dalla scorbutica Lucy, saputella, bisbetica e disarmante in
ogni situazione che fa costantemente impazzire il fratello !!
Insomma, sono la coppia perfetta, le strisce in cui compaiono insieme sono
delle chicche meravigliose, uno spaccato sulla vita, una finestra realistica sul
mondo e su molte storie che quotidianamente incontriamo !!!

lunedì 6 luglio 2009

I GUFI SON STUFI, HAN VOGLIA DI CANTARE !!!!


I Gufi, nati nel 1964 e scioltisi solo 5 anni dopo, furono un gruppo musicale italiano, dialettale milanese e cabarettistico; il fondatore Nanni Svampa, chitarra e piano, ha modo di incontrare nel vivo ambiente culturale milanese il jazzista Lino Patruno con il quale discute l'idea di allestire spettacoli di cabaret concerto, il gruppo si completa in seguito con l'arrivo di Gianni Magni e Roberto Brivio, prendendo il nome de I Gufi....
I quattro gufi grazie alle loro strampalate caratteristiche, all'originalità dei testi, dei temi trattati, alla commistione perfetta tra ironia beffarda e profonda cultura, vanno a costituire l'ideale di un' Italia che si interroga su se stessa, che, dopo aver taciuto i duri morsi della fame, torna a camminare con le proprie gambe ma aperta alle contaminazioni esterne; ideale del quale si fanno portatori anche altri soggeti rilevanti della musica e della storia italiana, Dario Fo, Enzo Jannacci e il grande Giorgio Gaber!!
L'alchimia funziona bene : Nanni Svampa, il cantastorie , è il cantore della Milano dialettale.
Lino Patruno, il cantamusico, un jazzista tuttora attivo nel teatro. Gianni Magni, deceduto prematuramente, detto il cantamimo, figlio della cultura circense, capace di assumere posizioni ed espressioni grottesche, cantando con voce bianca.
Roberto Brivio, autore dei testi più originali, per questo detto il cantamacabro.
I Gufi, in divisa originale, calzamaglia nera e bombetta, conquistano la Lombardia e rapidamente l'Italia, girando teatri e teatrini con freschi arrangiamenti, testi frizzanti, portabandiera della canzone popolare italiana.
Con l'arrivo del '68 e della protesta pacifista nel mondo, I Gufi, portano in scena spettacoli politici di grande rilievo, ricercando, sarcasticamente, nel passato miti militari e patriottici da abbattere definitivamente, da Muzio Scevola alla Fiat di Torino !!
Autori di testi eccezionali, dalla canzone popolare, canzone d'epoca, ballate macabre, satira politica e sociale, nonsense e unorismo, I Gufi sono immortali, non solo nelle ristrettissime nicchie di fan, ma nella cultura della gente in quanto italiana, nei successivi gruppi folkloristici ad Elio e le storie tese che molto gli devono !!!!
I Gufi....son stufi...han voglia di cantare....E insieme il silenzio...decidon di spezzare !!!