lunedì 9 marzo 2009

UNA STORIA SBAGLIATA


E' una storia da dimenticare
e' una storia da non raccontare
e' una storia un po' complicata
e' una storia sbagliata.

Comincio' con la luna sul posto
e fini' con un fiume d'inchiostro
e' una storia un poco scontata
e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia di periferia
e' una storia da una botta e via
e' una storia sconclusionata
una storia sbagliata.

Una spiaggia ai piedi del letto
stazione Termini ai piedi del cuore
una notte un po' concitata
una notte sbagliata.

Notte diversa per gente normale
notte comune per gente speciale
cos'altro ti serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia vestita di nero
e' una storia da basso impero
e' una storia mica male insabbiata
e' una storia sbagliata.

E' una storia da carabinieri
e' una storia per parrucchieri
e' una storia un po' sputtanata
o e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

Per il segno che c'e' rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere piu' come e' andata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata.





Fabrizio de Andrè a PierPaolo Pasolini.... " da Grande a Grande "















sabato 7 marzo 2009

L' etoile








Svetlana Zakharova è attualmente considerata una delle più grandi ballerine al mondo, incarnazione della danza classica per rigore, pulizia della tecnica e delicatezza dei movimenti. A soli 17 anni, dopo aver studiato alla celebre Accademia Vaganova di S. Pietroburgo, entra a far parte della compagnia del teatro Mariinskji della stessa città; solo un anno dopo viene promossa a prima ballerina del teatro per il quale danzerà la maggior parte dei ruoli, dai classici balletti ottocenteschi di repertorio a quelli moderni del novecento. Dal 1999 danza con le più grandi compagnie mondiali: American Ballet Theatre, Ballet de l' Operà de Paris, il corpo di ballo della Scala di Milano, New York city ballet... Dal 2003 a Svetlana Zakharova viene riconosciuto uno dei più grandi titoli per un ballerino, diventa infatti etoile, prima ballerina, del teatro Bols'òi di Mosca! Infine, ma solo per ora, viene nominata artista Emerito di Russia nel 2005 !! Questo brevissimo excursus sulla vita e la formazione di una delle più grandi ballerine esistenti ci fa capire come la danza, classica in particolare, sia una scelta di vita definitiva; una strada senza ritorno se la intraprendi ad alti livelli, una scelta che si impossessa di te al cento per cento. Ho praticato danza classica per 13 anni nella mia città, mai ad alti livelli perchè non era nelle mie intenzioni nè nelle mie potenzialità, ma ho vissuto intensamente quel mondo; ho provato sulla mia pelle il dolore di 12 ore di prove consecutive, la debolezza del corpo e la sua estrema gestibilità, l' ebrezza della " prova generale " e la paura del palco, ho vissuto quegli attimi senza fiato dietro le quinte, al buio mentre i rumori del teatro si fanno sentire sempre più forti, ho aiutato e sono stata aiutata perchè sul palco sei solo, tutto dipende da te, ma dietro le quinte solo non sei più niente, è il lavoro di squadra che, paradossalmente, fa lo spettacolo e il suo successo!! Questa è la vera eccezionalità della danza classica, sei tu, solista, ad essere prima ballerina del teatro ma senza gli altri, il coeur du ballet, non esisti.










mercoledì 4 marzo 2009

Assignment 1

E' difficile per me non scadere nella banalità raccontando i miei primi approcci con la tecnologia, più o meno tutti disastrosi e fallimentari. Fin da bambina sono stata spaventata dalle responsabilità che, a mio avviso, avrebbe comportato entrare in questo mondo: il primo cellulare è arrivato a 14 anni su richiesta dei miei, il computer invece, grande regalo della comunione, è stato usato per i primi 4 anni solo da mia mamma per giocare al solitario e poi, da quando ho cominciato ad utilizzarlo io per scuola, abbiamo cambiato due volte l' hard disc a causa di virus e altrettante volte il modem per la connessione; in conclusione, tanto tempo e tanti soldi.
Non sapendomi rapportare, per una mia incompatibilità, correttamente e in maniera funzionale a tali strumenti tecnologici, diventano spesso oggetto dei miei sfoghi: prendo a morsi il telefonino, schiaccio a caso pulsanti del computer finchè lo schermo diventa nero ecc..
L'unico motivo per cui attualmente uso volentieri il computer, non avendo hi pod, è per ascoltare la musica, scaricarla e archiviarla; Forse è un uso estremamente limitato delle sue potenzialità ma per le mie è già tantissimo!!

martedì 3 marzo 2009

Avventura a Durango

Peperoncini rossi nel sole cocente polvere sul viso e sul cappello io e Maddalena all'occidente abbiamo aperto i nostri occhi oltre il cancello ho dato la chitarra al figlio del fornaio per una pizza ed un fucile la ricomprerò lungo il sentiero e suonerò per Maddalena all'imbrunire. Nun chiagne Maddalena Dio ci guarderà e presto arriveremo a Durango Stringimi Maddalena 'sto deserto finirà tu potrai ballare o fandango Dopo i templi aztechi e le rovine le prime stelle sul Rio Grande Di notte sogno il campanile e il collo di Ramon pieno di sangue Sono stato proprio io all'osteria a premere le dita sul grilletto Vieni mia Maddalena voliamo via il cane abbaia quel che è fatto è fatto Nun chiagne Maddalena Dio ci guarderà e presto arriveremo a Durango Stringimi Maddalena 'sto deserto finirà tu potrai ballare o fandango Alla corrida con tequila ghiacciata vedremo il toreador toccare il cielo All'ombra della tribuna antica dove Villa applaudiva il rodeo Il frate pregherà per il perdono ci accoglierà nella missione Avrò stivali nuovi un orecchino d'oro e sotto il livello tu farai la comunione La strada è lunga ma ne vedo la fine arriveremo per il ballo e Dio ci apparirà sulle colline coi suoi occhi smeraldi di ramarro Nun chiagne Maddalena Dio ci guarderà e presto arriveremo a Durango Stringimi Maddalena 'sto deserto finirà tu potrai ballare o fandango Che cosa è il colpo che ho sentito ho nella schiena un dolore caldo siediti qui trattieni il fiato forse non sono stato troppo scaltro Svelta Maddalena prendi il mio fucile guarda dove è partito il lampo miralo bene cercare di colpire potremmo non vedere più Durango Nun chiagne Maddalena Dio ci guarderà e presto arriveremo a Durango Stringimi Maddalena 'sto deserto finirà tu potrai ballare o fandango
Fabrizio de Andrè dal testo "Romance in Durango" di Bob Dylan